cooperativa
Lambro
Monza - Lombardia
Una realtà modello, che da anni accoglie molti ragazzi riuscendo, contribuendo alla loro educazione sociale, culturale, sportiva e ricreativa
Nel 1984 la cooperativa ha iniziato il suo cammino avendo intercettato, come sentinella, un bisogno del territorio: quello di realizzare uno spazio dove giovani persone disabili, uscite dalla scuola dell’obbligo, potessero mantenersi attive nell’attesa di un inserimento lavorativo. Senza mezzi economici, ospitati al secondo piano di un condominio, in un appartamento messo a disposizione dal Comune, un gruppo di volontari, come pionieri che si avventurano in una terra sconosciuta, ha intrapreso un percorso, affrontando sfide progettuali, organizzative ed economiche impensabili. Nel 1994 la cooperativa si è trasferita in uno spazio molto ampio, senza barriere architettoniche e dotato di una grande area verde esterna. La nuova sede ha permesso alla cooperativa di crescere. Era stata ottenuta in comodato gratuito e da loro ristrutturata. Ora sta per essere da noi acquistata.
Nel 1996, a seguito della nuova normativa, la “Lambro” modifica il suo statuto e si connota come Cooperativa di tipo A (di servizio). Il cambio della mission diventa la nuova sfida: migliorare la qualità della vita delle persone disabili inserite. Viene potenziata l’area educativa con l’inserimento di educatori professionali e di un consulente psicologo che vanno in aiuto dell’unico operatore stipendiato che, fino ad allora, si era affiancato ai volontari nella gestione del servizio (un’assistente sociale). I volontari hanno sempre rappresentato una forza insostituibile all’interno della cooperativa, affiancando gli educatori nella realizzazione di molti laboratori: ciclofficina per la riparazione delle biciclette, utilizzata dai cittadini monzesi, coltivazione di ortaggi e fiori, messi a disposizione degli abitanti del quartiere, preparazione atletica e organizzativa dei ragazzi e dei loro accompagnatori per poter affrontare il cammino di Santiago.
Le nuove normative e i nuovi bisogni li vedono nuovamente costretti a modificare il loro servizio, diventando CSE. Negli ultimi anni gli educatori del CSE hanno ritenuto opportuno puntare anche sul versante culturale, proponendo una nuova visione della disabilità. È stata intensificata l’attività teatrale e lo spettacolo “NOI”, vincitore di numerosi concorsi, è alla sua settima replica. Nella programmazione educativa ha preso spazio “TG LAMBRO “: un rotocalco che sperimenta la persona con disabilità nel fare informazione/notizia, non come mezzo di attrattiva, ma come dimostrazione che la condizione di disabilità possa essere concepita come una situazione di normalità, discostandosi il più possibile dai soliti luoghi comuni sul mondo della disabilità. Dall’incontro con una nota azienda di dispositivi multimediali è nata una ricca collaborazione che ha donato visibilità a carattere nazionale.
Oggi “TG LAMBRO “è presente nelle scuole del territorio monzese con il progetto “School in action”, volto a sensibilizzare gli studenti sul tema della disabilità, offrendo, agli stessi, un’esperienza multimediale, unica nel suo genere. Degna di menzione è anche la collaborazione che da diversi anni la cooperativa ha intrapreso con l’Università della terza età di Monza dalla quale sono scaturite diverse riflessioni inerenti il tema della “diversità”. Oggi, l’ultima sfida che li attende, è quella del “dopo di noi” sollecitata dalle stesse famiglie dei ragazzi; già negli anni passati si erano sperimentati in un progetto di autonomia abitativa per il fine settimana “Piccoli passi”. Ora sono impegnati, insieme ad altri gruppi di volontariato nati dalla Lambro, nella realizzazione di un “condominio solidale” che non sia di tipo assistenziale ma un luogo nel quale ognuno possa essere protagonista della propria vita.
Una “residenzialità attiva” in grado di autofinanziarsi. Si è già ottenuto un edificio, con intorno un ampio spazio verde, in comodato gratuito, ma che richiede opere di ristrutturazione: Nei 34 anni di vita la Cooperativa “LAMBRO” ha sempre rappresentato un luogo di solidarietà vissuta, sempre aperta all’accoglienza di volontari (preziosa componente della cooperativa), obiettori di coscienza, operatori sociali tirocinanti ecc. Sempre nuove sfide ci attendono e noi saremo pronte a raccoglierle e …vincerle!