cooperativa Dimensione Lavoro
Milano - Lombardia

Solidarieta
Settore
Welfare
altruismo,detenuti
1985
Nasce nel
Un cuore ricco di altruismo

Nati col pensiero di costruire bene comune, da condividere con i più disagiati

Cooperativa Dimensione Lavoro nata 25/10/85 per occupare soggetti socialmente deboli. Effettua lavori di assemblaggi confezionamenti servizi di pulizia. Ripercorrendo i 33 anni di vita della Cooperativa con i volti di 500 persone a cui si è dato lavoro, con storie spesso intrise di sofferenza, con i 18 milioni di fatturato, ci si stupisce pensando che tutto è nato da un’idea che venuta dopo aver recitato un Padre Nostro con i giovani dell’oratorio di Malgrate: erano tutti disoccupati e sono partiti, senza che alcun socio investisse un euro. Come non si possono riconoscere i segni di una Provvidenza che agisce nonostante il limite delle nostre persone? Lo documentano l’incontro con amministratori, industriali, volontari, benefattori e i Progetti approvati dalla Fondazione Cariplo e la Fondazione del Lecchese. La Cooperativa sta ancora in piedi pur viaggiando su una barca che galleggia sui marosi col rischio di affondare.
E quello che più desta meraviglia e allarga il cuore è che la barca galleggia nonostante abbia avuto e abbia un equipaggio con conoscenze approssimative della navigazione: normodotati, quasi tutti con diploma di sola terza media e relativamente pochi di fronte ai tanti drogati, sieropositivi, carcerati, ciechi, down, alcolisti che ci sono stati e i casi psichiatrici che ci sono. Ci si è caricati delle sofferenze di tanti e si è indicata la via per venirne fuori. Ci si è immersi in storie talvolta da voltastomaco col desiderio di poterle tramutare in percorsi di vita luminosi e spesso ciò è accaduto. Si è lavorato nel silenzio ma ci si è dovuti rendere conto che da subito erano in tanti a guardarli.
Già nei primi anni di vita della Cooperativa sono stati invitati ad una tavola rotonda con i direttori del Carcere di San Vittore e con il Cappellano di Opera in quanto le carceri erano sovraffollate; la Cooperativa, che aveva accolto carcerati ed ex carcerati riconducendoli ad una vita serena, sembrava potesse aprire con il suo esempio uno spiraglio per risolvere il problema. Nel 1991 il SERT Lecco ha scelto la cooperativa per un programma di assistenza integrata dei tossicodipendenti. Il Padre provinciale dei Cappuccini ha scritto di aver visto in cooperativa con occhi stupiti molti giovani recuperare il senso della vita: “opere come questa dimostrano che i cristiani non sono solo interessati ad una vita dopo la morte, ma alla dignità della vita prima della morte”.
Nel 2000 viene riconosciuta come “Opera Segno” dal Decanato di Lecco. Nell’Anno Accademico 2001/02 si è dato vita grazie ad una convenzione con l’Università di Pavia ad uno stage per un Corso di Master in Economia per lo svolgimento “dell’attività di tirocinio didattico per la conoscenza diretta del mondo del lavoro”. La dottoressa Manzucchi ha frequentato la Cooperativa per un anno e nella sua relazione afferma: “I casi analizzati durante il tirocinio hanno evidenziato la necessità di un’organizzazione che sappia recuperare ad una vita normale molti ragazzi, altrimenti costretti a condurre un’esistenza da malati in una struttura ospedaliera, capace di curare gli effetti del disagio con la somministrazione di farmaci ma non in grado di instaurare un rapporto umano profondo valorizzando le potenzialità nascoste del paziente”.
Nel 2002 l’Istituto di Igiene Mentale di Lecco stipula con la cooperativa una Convenzione in cui le riconosce una funzione riabilitativa nei confronti dei pazienti psichiatrici, limitando le necessità di ricovero ospedaliero. Nel 2003 è stato conferito alla Cooperativa il Premio di Bontà “Maria Sala” per “l’animazione scientifica nello scoprire le iniziative più adatte a integrare verso la normalità soggetti con patologie psichiatriche”. Il Rotary Club, in occasione del 50° anno dalla fondazione, ha attribuito alla Cooperativa il Premio alla Professionalità. Nel 2013 alcuni studenti dell’Università Bocconi hanno svolto uno stage di 3 mesi finalizzato ad uno studio della Cooperativa. Nel report presentato si afferma: “Ci è stata data l’opportunità di fare interviste agli 11 psichiatrici che lavorano in Cooperativa e si è voluto chiedere loro i vantaggi che avessero ottenuto dall’attività lavorativa. Ci si è accorti di un valore aggiunto che non si può misurare.
C’è chi dice di essere soddisfatto della propria indipendenza, c’è chi dice di aver preso la patente di guida, chi ha ritrovato la propria serenità in famiglia, chi è grato fino alla commozione per essere uscito da un incubo”. Tutti questi risultati nascono dal Padre Nostro iniziale, dal riconoscere ogni persona come sacra in quanto creata ad immagine di Dio e, quindi, come fratello.