Cooperativa Airone
Milano, Lombardia
In autoisolamento volontario per tutelare le persone che assistono. Così i tredici dipendenti della cooperativa “Airone” di Magenta, tutte donne ad eccezione di un infermiere, hanno fatto una scelta coraggiosa e dal 19 marzo scorso hanno lasciato casa e affetti per vivere ventiquattro ore su ventiquattro con i sessanta anziani della Rsa Riccardo Pampuri di Morimondo, alle porte di Milano. La palestra della struttura è diventato il dormitorio comune per riposare dopo giornate di lavoro lunghe e senza staccare veramente, visto che si rimane sempre tutti dentro. Gli unici accessi dall’esterno sono quello del medico e delle cuoche, tutti rigorosamente confinati dietro un vetro. I pasti per gli anziani e gli operatori vengono lasciati sui carrelli in una zona–filtro fuori dalla porta d’ingresso per scongiurare possibili contagi. E poi c’è WhastApp per mantenere vivi i legami quotidiani, per un saluto e un abbraccio virtuale tra gli anziani e i figli, i nipoti, confinati a casa. «Siamo una squadra unita e determinata, – raccontano dalla cooperative- le nostre famiglie hanno capito e condiviso il senso di una decisione così radicale. Gli ospiti sono molto grati di vederci sempre attorno a loro. Durante la prima notte nessun campanello è suonato, era il segno che si sentivano protetti”. Un gesto apprezzato non solo dagli anziani ma anche dalle loro famiglie, grate che qualcuno sia sempre accanto ai loro cari, visto che loro in questo momento non possono farlo.