cooperativa
Biancaneve sc
Torino - Piemonte
Eventi musicali, grandi artisti, tanta cultura e contaminazione. Una cooperativa che genera fermento e cavalca la tendenza
Erano i primi anni Novanta ed erano i primi anni della loro cooperativa. I giovani soci avevano ideato Pellerossa, un festival di musica rock che si svolse per un po’ di anni al parco della Pellerina di Torino. Organizzarono decine di concerti, insieme alle Acli, al Folk Club ospitando dai Los Lobos a Jorma Kaukonen dei Jefferson Airplane, dai Grant Lee Buffalo agli Urban Dance Squad, e ancora tutta la nuova scena italiana di allora, dagli Africa Unite agli Almamegretta, dai Casino Royale agli Afterhours. Il Pellerossa fu un’esperienza di crescita, di coesione tra loro e altri partner, allora decisamente più grandi di loro, giovani cooperatori, per età ed esperienza, nella realizzazione di attività collettive sportive, di aggregazione, di attività sociali.
Ma fu soprattutto una fantastica iniezione di forza e di condivisione di un progetto e di emozioni e di responsabilità. Una parte importantissima la ebbe un pubblico attento, numeroso, entusiasta. Molto simile a loro e alle loro visioni di musica e di progetto culturale che stavano costruendo. L’episodio che ricordano con più affetto e orgoglio è stato il concerto di Joan Baez. In un caldo pomeriggio del luglio 1994 arrivò la superstar americana. Erano tutti in apprensione: “Chissà se le piacerà la location?” “I camerini saranno all’altezza delle sue richieste?” “E il catering… l’hotel… avremo azzeccato i suoi gusti? Le sue aspettative?”. Quando arrivò andò tutto liscio. Le prove scivolarono via veloci e lei, con la sua grazia e la sua proverbiale leggerezza, educata nei modi e nella persona, cominciò a passeggiare scalza nel parco.
Impagabile!! Non ci credevano. Joan Baez a spasso “a piedi nudi nel parco”! Oggi, nel 2019, esattamente 25 anni dopo, la incontreremo di nuovo, ospite del nostro festival Flowers allestito nella Lavanderia della Certosa Reale di Collegno, per l’unica data italiana del suo “Farewell Tour”: un ritorno al futuro, guardando con soddisfazione a come la loro cooperativa sia cresciuta (e loro con lei) in tutti questi anni.