cooperativa
Log-It
Rimini - Emilia Romagna
La logistica fatta con professionalità, una expertise diventata fiore all’occhiello di questa realtà
Sedici marzo 2019, una delegazione di dipendenti della cooperativa Log-it incontra Papa Francesco nella sala Paolo VI, nell’udienza per il centenario della nascita della Confederazione delle Cooperative. Per la cronaca, sono solo un gruppo di Rimini tra i tanti cooperatori arrivati da tutta Italia. Per loro, invece, l’incontro con Francesco conclude un percorso iniziato 30 anni prima seguendo il duplice segno del lavoro e della fede. Gli stessi che nel 2010 fondarono la cooperativa Log-it. È un’altra storia di cooperazione come tante: un pugno di amici in cerca di lavoro che scelgono di crearlo insieme, offrendosi di “servire”. Amici nella vita come nel pane. Si danno un motto, “il piacere di dirvi ci pensiamo noi”, che rivela da subito due caratteristiche che non abbandoneranno nel loro lungo cammino: l’amore per un lavoro ben fatto e lo spirito di responsabilità che porta a gestirsi e non a farsi gestire, a creare un servizio, qualunque esso sia, “chiavi in mano”.
All’inizio non è poi così difficile muoversi con queste modalità. I lavori che vengono trovati sono relativamente semplici: pulizie, volantinaggio, facchinaggio. Anche promozioni: nasce un nuovo giornale – parliamo degli anni ‘80 – ed eccoli fuori dalle edicole, come strilloni di un’epoca lontana. Davide Zamagni, quando parla di quegli anni usa la metafora del cacciatore: “sparavamo a tutto quello che si alzava”. Ovvero, a testa bassa a inventarsi il lavoro, a organizzarlo, giorno dopo giorno. Passa un decennio e il motto degli amici si conferma in una intuizione: la terziarizzazione dei magazzini delle aziende. Come per i trasporti. Quindi non più semplice manovalanza: il gruppo si attrezza per fornire chiavi in mano la movimentazione merci nello stabilimento. Qualunque stabilimento. Non si percepisce un compenso a ore, si fattura un servizio a tariffa, rispondendo in modo autonomo alle esigenze di strutture produttive e della grande distribuzione.
Ora gli amici stoccano le merci in entrata ed evadono gli ordini in uscita delle aziende che forniscono prodotti alimentari e bevande alle migliaia di microimprese del turismo romagnolo. È la svolta, il nuovo corso. All’alba del nuovo millennio entrano gli ingegneri, per progettare i flussi delle merci e ottimizzare il lavoro: l’intuizione della terziarizzazione diventa sempre più il servizio che connota dal 2010 la cooperativa Log-it, la identifica come portatrice di professionalità e di innovazione in un mercato inquinato da false cooperative che lucrano sulla fatica dei dipendenti. Resterà fino ad oggi questo l’assetto produttivo: la logistica come settore trainante con circa l’80%, l’outsourcing dei servizi amministrativi come servizio emergente nella terziarizzazione delle imprese multiutility dell’energia.
Mentre circa il 10% del fatturato proviene dalle pulizie civili e industriali, vestigia di un passato nel quale nessuno immaginava di arrivare a fatturare oltre 24 milioni di euro e a dare lavoro a circa 1000 persone. Degli amici degli anni ‘80 qualcuno non c’è più, altri hanno seguito nuove avventure, altri ancora sono tornati. Log-it stessa ha creato nuove avventure, come la gemmazione di una cooperativa sociale. Perché, come ha detto papa Francesco citando l’episodio del Vangelo di Marco del paralitico a Cafarnao, issato sul tetto dagli amici per fargli incontrare Gesù, «Chi fonda una cooperativa crede in un modo diverso di produrre, un modo diverso di lavorare, un modo diverso di stare nella società. Chi fonda una cooperativa ha un po’ della creatività e del coraggio di questi quattro amici del paralitico . Il “miracolo” della cooperazione è una strategia di squadra che apre un varco nel muro della folla indifferente che esclude chi è più debole».